martedì 5 agosto 2008

K2

DA "LA REPUBBLICA"

"Due sherpa morti mentre prestavano soccorso.
Il bilancio dei morti nella spedizione sulla catena dell'Himalaya è di almeno 11 vittime, mentre l'alpinista austriaco Christian Stangl che attualmente si trova a 5000 metri di altezza, nel campo base, riferisce di dodici morti. "Sopra non ci sono più sopravvissuti". Due portatori, uno sherpa nepalese e un hunza pachistano, al servizio delle varie spedizioni, sono morti mentre cercavano di prestare soccorso ai propri clienti. Dopo il crollo del seracco che ha spazzato via le corde fisse a 8.300 metri, lo sherpa (che faceva parte della spedizione coreana) è riuscito a scendere indenne al campo 4, ma è subito tornato verso l'alto per soccorrere gli alpinisti in difficoltà. Una volta raggiunto il cliente, ha iniziato la discesa, ma entrambi sono scivolati e precipitati lungo le pendici della montagna. L'incidente si è verificato sabato mattina. Stessa sorte anche per un portatore pachistano intervenuto per aiutare gli altri.

"Confortola salvo per miracolo". I coreani scampati alla tragedia, che ieri pomeriggio hanno raggiunto il campo base avanzato, hanno detto che è stata una valanga a spazzare via d'un colpo gli alpinisti 300 metri sotto la vetta del K2 venerdì mattina. A causare la strage non c'è stato dunque solo il crollo del seracco che, qualche ora prima, aveva strappato le corde fisse dal "collo di bottiglia" a 8.211 metri. "Marco Confortola - hanno detto gli alpinisti coreani - ha schivato la valanga per miracolo. Si è salvato perché era all'estremità del traverso. Ha principi di congelamento a un braccio, ma le sue condizioni sono abbastanza buone".

Salvo il capo spedizione olandese, polemiche. Ce l'ha fatta anche il capo della spedizione olandese, Wilco Van Rooijen, che si temeva disperso. Pemba Sherpa e Cas Van de Gevel - i compagni che nella notte tra venerdì e sabato, per primi, erano riusciti a forzare il budello di ghiaccio senza più le corde fisse e a scendere - gli sono andati incontro e l'hanno portato in salvo. Una volta al sicuro, Van Rooijen ha lanciato una serie di accuse: la tragedia non è stata determinata solo dalla valanga ma anche da gravi errori umani.
Van Rooijen spiega che quando la spedizione è giunta al campo 4 tutto era perfettamente sotto controllo, poi è accaduto qualcosa. Alcuni alpinisti che aprivano la spedizione hanno "sbagliato a collocare le corde", fissandone alcune anche sul famigerato 'collo di bottiglia'. "Eravamo stupefatti, dovevano andare via di lì ma per farlo ci sarebbero volute molte, molte ore. Alcuni hanno deciso di lasciar perdere e tornare indietro, non si fidavano affatto".

Dichiarazioni di Confortola:"Sono contento di essere vivo, mi rendo conto che sono morti tutti e siamo rimasti solo in tre" "Sono veramente contento di aver raggiunto la vetta del K2, è quello che abbiamo sempre sognato, Agostino", ha detto durante la telefonata."

Sono veramente contento di aver raggiunto la vetta del K2, è quello che abbiamo sempre sognato. ???!!??!!!!

Ma porca puzzolina, hai visto morire 11 persone e sei molto contento di aver raggiunto la vetta? Ma chi cavolo se ne frega se tu hai raggiunto la vetta!

Ma ste dichiarazioni fanno girare le scatole solo a me o anche a qualcun altro al mondo? Non ce l'ho con gli alpinisti che vanno a rischiare la vita in giro per i monti, ce l'ho con chi perde la misura delle cose che fa.

Attenuante: forse dopo 5 giorni di K2 gli si erano congelati anche i neuroni oltre ai piedi.

1 commento:

  1. No non fanno girare le scatole solo a te... io non sopporto chi per uno sport rischia la propria vita e quella deglia ltri, e difronte ad un suo successo personale passa sopra a tutte le persone che hanno perso la vita per lui... senza contare le condizioni in cui lasciano ogni volta la montagna, sia Everest che K2 sembrano 2 discariche....

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