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sabato 23 aprile 2016

Cesare deve morire, il cinema e Will continuano a vivere.

Cesare deve morire

Regia di:  Paolo Taviani, Vittorio Taviani. 

Con: Cosimo Rega, Salvatore Striano, Giovanni Arcuri, Antonio Frasca, Juan Dario Bonetti. 

Candidato italiano agli Oscar 2013, non finisce neanche nella cinquina. Inspiegabili scelte dell'Academy e non perdo neanche tempo a tentare di capirle. 
Capolavoro assoluto della cinematografia. 
Facile, direte, parte da Shakespeare e quindi sulla sceneggiatura e i dialoghi già andiamo forte.  Cos'ha di bello questo film? La forza comunicativa, arriva senza che vi chiediate il perché. L'intensità, non vi lascia molto fiato, mantenendo tuttavia una certa leggerezza. Questo film trasuda classe... la regia la fotografia sono al servizio del film, ci sono si vedono ma non sovrastano nulla. La recitazione è intensa. 
Questo film emoziona, fa riflettere, dà una meravigliosa interpretazione del "Giulio Cesare" delle tragedie e della grandezza umane, porta alla luce l'uomo di ogni tempo.
Nel 400-esimo della morte di Shakespeare vi consiglio di guardare questo film. 

Lunga vita a zio Will, lunga vita al cinema.

mercoledì 1 gennaio 2014

2014

Wiener Philharmoniker, Daneil Barenboim und ich wünschen Ihnen  glückliches Neujahr!


domenica 2 giugno 2013

Aquileia, cimitero dei caduti


Lacrime nella Pioggia 
 
Ho visto cose che voi civili non potete immaginare,

lanciafiamme balenare nel gelo delle Tofane,


uomini in combattimento massacrati in una buca di fango...

Tutti quei momenti andranno perduti, come lacrime nella pioggia,

ma nel cuore nessuna croce manca.

E' tempo di morire.

Un pensiero per il tenente Ernesto Monteverde, e gli altri caduti della Grande Guerra, l'inuitle carneficina del 15/18.

Liberamente tratto da Philp Dick, Ridley Scott e Giuseppe Ungaretti.

sabato 20 aprile 2013

Requiem Aeternam

E come al solito Shakespeare sapeva già tutto. 

 "Ascoltatemi amici, romani, concittadini…
Io vengo a seppellire Cesare non a lodarlo.
Il male che l’uomo fa vive oltre di lui.
Il bene sovente, rimane sepolto con le sue ossa… e sia così di Cesare.
Il nobile Bruto vi ha detto che Cesare era ambizioso. Grave colpa se ciò fosse vero e Cesare con grave pena l’avrebbe scontata.
Ora io con il consenso di Bruto e degli altri poichè Bruto è uomo d’onore e anche gli altri. Tutti, tutti uomini d’onore…
Io vengo a parlarvi di Cesare morto.
Era mio amico. Fedele giusto con me… anche se Bruto afferma che era ambizioso e Bruto è uomo d’onore.
Si è’ vero. Sul pianto dei miseri Cesare lacrimava.
Un ambizioso dovrebbe avere scorza piu’ dura di questa.
E tuttavia sostiene Bruto che egli era ambizioso e Bruto è uomo d’onore.
Si è anche vero che tutti voi mi avete visto alle feste dei Lupercali tre volte offrire a Cesare la corona di Re e Cesare tre volte rifiutarla. Era ambizione la sua?
E tuttavia è Bruto ad affarmare che egli era ambizioso e Bruto, voi lo sapete, è uomo d’onore.
Io non vengo qui a smentire Bruto ma soltanto a rifervi quello che io so.
Tutti voi amaste Cesare un tempo, non senza causa. Quale causa vi vieta oggi di piangelo. Perché o Senna fuggi dagli uomini per rifugiarti tra le belve brute.
Perdonatemi amici il mio cuore giace con Cesare in questa bara. Devo aspettare che esso torni a me.
Soltanto fino a ieri la parola di Cesare scuoteva il mondo e ora giace qui in questa bara e non c’è un solo uomo che sia così miserabile da dovergli il rispetto signori.
Signori se io venissi qui per scuotere il vostro cuore, la vostra mente, per muovervi all’ira alla sedizione farei torto a Bruto, torto a Cassio, uomini d’onore, come sapete.
No, no. Non farò loro un tal torto. Ohh… preferi farlo a me stesso, a questo morto, a voi, piuttosto che a uomini d’onore quali essi sono.
E tuttavia io ho con me trovata nei suoi scaffali una pergamena con il sigillo di Cesare, il suo testamento.
E bene se il popolo conoscesse questo testamento che io non posso farvi leggere perdonatemi, il popolo si getterebbe sulle ferite di Cesare per baciarle, per intingere i drappi nel suo sacro sangue, no…
No amici no, voi non siete pietra nè legno ma uomini.
Meglio per voi ignorare, ignorare… che Cesare vi aveva fatto suoi eredi.

Perché che cosa accadrebbe se voi lo sapeste. Dovrei… dovrei dunque tradire gli uomini d’onore che hanno pugnalato Cesare?
E allora qui tutti intorno a questo morto e se avete lacrime preparatevi a versarle.
Tutti voi conoscete questo mantello. Io ricordo la prima sera che Cesare lo indosso’. Era una sera d’estate, nella sua tenda, dopo la vittoria sui Nervii.
Ebbene qui, ecco..
Qui si è aperta la strada il pugnale di Cassio.
Qui la rabbia di Casca.
Qui pugnalo’ Bruto, il beneamato.

E quando Bruto estrasse il suo coltello maledetto il sangue di Cesare lo inseguì vedete, si affacciò fin sull’uscio come per sincerarsi che proprio lui, Bruto avesse così brutalmente bussato alla sua porta.
Bruto, l’angelo di Cesare.
Fu allora che il potente cuore si spezzò e con il volto coperto dal mantello, il grande Cesare cadde.
Quale caduta concittadini, tutti… io, voi, tutti cademmo in quel momento mentre sangue e tradimento fiorivano su di noi.
Che …ah… Adesso piangete?
Senza aver visto le ferite del suo mantello?
Guardate qui, Cesare stesso lacerato dai traditori…
No… no, amici no, dolci amici… Buoni amici… Nooo… non fate che sia io a sollevarvi in questa tempesta di ribellione.
Uomini d’onore sono coloro che hanno lacerato Cesare e io non sono l’oratore che è Bruto ma un uomo che amava il suo amico, e che vi parla semplice e schietto di ciò che voi stessi vedete e che di per sè stesso parla.
Le ferite, le ferite… Del dolce Cesare… Povere bocche mute…
Perché se io fossi Bruto e Bruto Antonio, qui ora ci sarebbe un Antonio che squasserebbe i vostri spiriti e che ad ognuna delle ferita di Cesare donerebbe una lingua così eloquente da spingere fin le pietre di Roma a sollevarsi, a rivoltarsi."

domenica 10 febbraio 2013

Hungarian Rapsody


Hungarian Rhapsody: Queen Live in Budapest (1987) 
Varázslat - Queen Budapesten1987, 
Documentario, durata 119'
Regia di János Zsombolyai

Questa non è la recensione di un film, questa non è la recensione di un concerto, questa è una dichiarazione d'amore.
Freddie Mercury la tua voce mi perfora l'anima. 
E poteri anche concludere qui. Ma per chi volesse sapere se vale la pena andare al cinema a vedere questo concerto, la risposta è sì. Non sarà mai come aver partecipato veramente a un concerto dei Queen, ma è spettacolare comunque. Una vera emozione, un vero piacere per le nostre orecchie... un po' meno per gli occhi visto le T-shirt orripilanti che indossavano. Freddie è in forma splendida, Brian schitarra come una matto, Roger sbatacchia sulla sua batteria e John ha la sua consueta aria un po' da sfigatello.
Siete dei fan dei Queen? Andate assolutamente a vederlo!

venerdì 12 ottobre 2012

And the winner is... I

Sì, premio Nobel per la pace all'UNIONE EUROPEA!!!!! 
 "per aver contribuito per sei decenni all'avanzamento della pace, della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa" 
Sono felice (è il mio secondo Nobel).



Pregasi astenersi da commenti: gli antieuropeisti, i negazionisti, i cinici, i disillusi, i pragmatici, gli sciovinisti, i militaristi, i nazionalisti, quelli che non hanno mai sognato un giorno nella loro vita, quelli che non guardano lontano, quelli che coltivano solo il loro orticello, quelli che pensano solo al loro portafoglio, quelli che non hanno mai passato un confine, quelli che non si sporcano le mani con nulla e fanno le finte anime sante, quelli che era meglio quando si stava peggio, quelli che viva l'austria-ungheria, quelli che viva il territorio libero, quelli che usciamo dall'Euro, quelli che moglie e buoi dei paesi tuoi, quelli che non hanno mai visto una trincea in Carso, un buco nelle Dolomiti, un cancello in Germania o una spiaggia in Normandia ...

Ed ora una federazione di stati ed un unica squadra alle Olimpiadi!!!

mercoledì 3 ottobre 2012

Cineforum "Campi Elisi 2000" - 41° Stagione 2012/13

Io sono Li

A tutti gli apassionati di cinema di Trieste e dintorni consiglio di iscriversi alla stagione di proiezioni del cineforum di Campi Elisi.

Le proiezioni si svolgono il martedì sera alle 20.30, presso la sala della parrocchia Madonna del Mare.

Le proiezioni avvengono, presso la sala di via don Sturzo, il martedì alle ore 20.30, per chi vuole segue dibattito.

Per iscriversi è necessario recarsi all'oratorio della parrocchia di Madonna del Mare in via don Sturzo, 2 (piazzale Rosmini) - Trieste, tel. 040 30 31 89 , da lunedì 8 a venerdì 13 ottobre dalle 17 alle 19. 
Se volete altre informazioni lasciatemi un commento.

NB ci si può iscrivere in corso d'anno.



2012
  • 16 ottobre LADRI DI CADAVERI J. Landis
  • 23 ottobre IL PRIMO INCARICO G. Cecere
  • 30 ottobre SETTE OPERE DI MISERICORDIA G. e M. De Serio
  • 6 novembre L'ERA LEGALE E.Caria
  • 13 novembre CESARE DEVE MORIRE F.lli Taviani
  • 20 novembre IO SONO LI A. Segre
  • 27 novembre COSA PIOVE DAL CIELO S. Borensztein
  • 4 dicembre MIRACOLO A LE HAVRE A. Kaurismaki
  • 11 dicembre THE HOUSEMAID Im Sang-soo
  • 18 dicembre ARRIETTY H. Yonebayashi

2013
  • 8 gennaio UNA SEPARAZIONE A. Parhadi
  • 15 gennaio LA DONNA CHE CANTA D. Villeneuve
  • 22 gennaio 17 RAGAZZE D e M. Coulin
  • 29 gennaio VENERE NERA A. Kechiche
  • 5 febbraio PICCOLE BUGIE TRA AMICI G. Canet
  • 19 febbraio IL SENTIERO J. Zbanic
  • 26 febbraio A SIMPLE LIFE A. Nui
  • 5 marzo LA SORGENTE DELL'AMORE R. Mihaileanu
  • 12 marzo POLISSE Maiwenn
  • 19 marzo IL MIO MIGLIORE INCUBO A. Fontaine
  • 26 marzo EMOTIVI ANONIMI J.P. Améris

mercoledì 25 aprile 2012

25 aprile

Ringrazia sentitamente i coniglioni per averci regalato sta mane questa poesia.


Ora e sempre, RESISTENZA.

Monumento di Pietro Calamandrei

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.

Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA.

giovedì 17 marzo 2011

L'Italia non si desta

Festeggio con l'unica cosa a cui sembrano essere interessati gli italiani, il cibo.
150 anni portati malissimo!

domenica 5 dicembre 2010

100 libri

Hai letto più di sei di questi libri? La BBC afferma che la maggior parte delle persone ha letto solo 6 dei 100 libri presenti nella seguente lista.

Metti in neretto i libri che hai letto interamente e in corsivo quelli che hai iniziato ma non hai finito.


1 Orgoglio e Pregiudizio – Jane Austen Più di una volta

2 Il Signore degli Anelli – JRR Tolkien Più di una volta

3 Il Profeta - Kahlil Gibran Classico libro da consultazione

4 Harry Potter – JK Rowling Quale? io li ho letti tutti e alcuni sono stati una perdita di tempo.

5 Se questo è un uomo - Primo Levi Più di una volta

6 La Bibbia Alcuni libri della Bibbia confesso che non li ho letti

7 Cime Tempestose– Emily Bronte

8 1984 – George Orwell

9 I Promessi Sposi – Alessandro Manzoni Purtroppo più di una volta

10 La Divina Commedia – Dante Alighieri

11 Piccole Donne – Louisa M Alcott Bleah

12 Lessico Familiare – Natalia Ginzburg Tra tutti i libri italiani questo? Why?

13 Comma 22 – Joseph Heller  Ne ignoro l'esistenza

14. L'opera completa di Shakespeare Non l'ha letta neanche zio Will

15 Il Giardino dei Finzi Contini - Giorgio Bassani

16 Lo Hobbit – JRR Tolkien Più di una volta

17 Il Nome della Rosa - Umberto Eco  Più di una volta

18 Il Gattopardo - Tommasi di Lampedusa

19 Il Processo – Franz Kafka

20 Le Affinità Elettive - Goethe  Più di una volta

21 Via col Vento – Margaret Mitchell Non ci penso neanche

22 Il Grande Gatsby – F Scott Fitzgerald

23 Casa desolata – Charles Dickens Ne ignoro l'esistenza

24 Guerra e Pace – Leo Tolstoj

25 Guida Galattica per Autostoppisti – Douglas Adams

26 Ritorno a Brideshead – Evelyn Waugh

27 Delitto e Castigo– Fyodor Dostoevskj

28 Odissea - Omero

29 Alice nel Paese delle Meraviglie – Lewis Carroll

30 L'insostenibile leggerezza dell'essere - Milan Kundera Tempo sprecato

31 Anna Karenina – Leo Tolstoj

32 David Copperfield – Charles Dickens

33 Le Cronache di Narnia – CS Lewis Pallosissimo che se lo leggano gli inglesi non ci starebbe meglio un Andersen qualsiasi?

34 Emma – Jane Austen

35 Cuore – Edmondo de Amicis

36 La Coscienza di Zeno – Italo Svevo Purtroppo

37 Il Cacciatore di Aquiloni – Khaled Hosseini Un libro grandemente sopravalutato

38 Il Mandolino del Capitano Corelli – Louis De Berniere

39 Memorie di una Geisha – Arthur Golden Non ci penso neanche

40 Winnie the Pooh – AA Milne lASCIAMO PERDERE I pOOH

41 La Fattoria degli Animali – George Orwell

42 Il Codice da Vinci – Dan Brown Una bip pazzesca

43 Cento Anni di Solitudine – Gabriel Garcia Marquez

44 Il Barone Rampante – Italo Calvino

45 Gli Indifferenti – Alberto Moravia

46 Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar

47 I Malavoglia - Giovanni Verga

48 Il Fu Mattia Pascal – Luigi Pirandello

49 Il Signore delle Mosche – William Golding Tempo perso

50 Cristo si è fermato ad Eboli - Carlo Levi

51 La vita di Pi  – Yann Martel Ne ignoro l'esistenza

52 Il Vecchio e il Mare - Ernest Hemingway

53 Don Chisciotte della Mancia – Cervantes

54 I Dolori del Giovane Werther – J. W. Goethe

55 Le Avventure di Pinocchio – Collodi

56 L'ombra del vento – Carlos Ruiz Zafon

57 Siddharta - Hermann Hesse

58 Il mondo nuovo– Aldous Huxley

59 Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte – Mark Haddon

60 L'Amore ai Tempi del Colera – Gabriel Garcia Marquez

61 Uomini e topi – John Steinbeck Prima o poi

62 Lolita – Vladimir Nabokov Manco se mi pagano

63 Il Commissario Maigret – George Simenon

64 Amabili resti – Alice Sebold

65 Il Conte di Monte Cristo – Alexandre Dumas

66 Sulla Strada – Jack Kerouac Bleah

67 La luna e i Falò - Cesare Pavese

68 Il Diario di Bridget Jones – Helen Fielding

69 I figli della mezzanotte – Salman Rushdie

70 Moby Dick – Herman Melville Più volte

71 Oliver Twist – Charles Dickens

72 Dracula – Bram Stoker

73 Tre Uomini in Barca - Jerome K. Jerome

74 Notizie da un isoletta – Bill Bryson

75 Ulysses – James Joyce 

76 I Buddenbroock – Thomas Mann

77 Il buio oltre la siepe - Harper Lee Giuro che lo leggerò

78 Germinale – Emile Zola

79 La fiera delle vanità – William Makepeace Thackeray

80 Possessione – AS Byatt ?????

81 A Christmas Carol – Charles Dickens

82 Il Ritratto di Dorian Gray - Oscar Wilde

83 Il Colore Viola – Alice Walker Da leggere

84 Quel che resta del giorno – Kazuo Ishiguro

85 Madame Bovary – Gustave Flaubert

86 Un perfetto equilibrio– Rohinton Mistry ????

87 Charlotte’s Web – EB White Se magna?

88 Il Rosso e il Nero - Stendhal

89 Le Avventure di Sherlock Holmes – Sir Arthur Conan Doyle

90 The Faraway Tree Collection – Enid Blyton Che è sta roba?

91 Cuore di tenebra – Joseph Conrad

92 Il Piccolo Principe– Antoine De Saint-Exupery Ripetutamente

93 La fabbrica degli orrori – Iain Banks

94 Niente di nuovo sul fronte occidentale - Remarque

95 Un Uomo - Oriana Fallaci

96 Il Giovane Holden - Salinger

97 I Tre Moschettieri – Alexandre Dumas

98 Amleto– William Shakespeare e che cavolo prima l'oprea omnia e poi solo l'Amleto?

99 Charlie and the Chocolate Factory – Roald Dahl

100 I Miserabili – Victor Hugo

Dubiro che questa sia la lista della BBC.Che si decidano per alcune opere di zio Will non l'oprea omnia! Sono pazzi questi inglesi.
Alcune scelte sono prive di senso. Quelli che non ho finito non ho intenzione di finirli.

lunedì 19 luglio 2010

Fiorella

Concerto di Fiorella Mannoia al teatro Rossetti di Trieste, 7/4/10, prima fila.
Che spettacolo!







La adoro!

mercoledì 26 maggio 2010

Sleeping

"A knavish speech sleeps in a foolish ear."

(Hamlet - William Shakespeare)


mercoledì 14 aprile 2010

Litania londinese

Thackeray William Makepeace
Austen Jane
Dickens Charles
James Phyllis Dorothy
Wilde Oscar
Woolf Virginia
Stevenson Robert Louis
Christie Agatha
Conan Doyle Arthur

Lessing Doris

Foster Edward Morgan

Fielding Henry
Rowling Joanne Kathleen
Shakespeare William
Barrie James Matthew


sabato 30 gennaio 2010

We will rock you

Ieri sera ero a teatro ad assistere alla versione italiana del musical basato sulle canzoni dei Queen "We will rock you". Una bella botta di adrenalina!

Premetto che mi piace molto la musica dei Queen e adoro la voce di Freddy Mercury (non mi sono ancora rassegnata della sua morte prematura). Ero un po' preoccupata di sentire le canzoni "maltrattate" o impossibilmente copiate ed invece è stato proprio un bello spettacolo. Ottimi i cantanti in particolare la Killer Queen con una voce a dir poco spettacolare e Galileo Figaro, decisamente ottimi anche i musicisti, che se ne rimangono nascosti per 3/4 dello spettacolo, poverini.

Per quel che riguarda la trama bisogna ammettere che sembra una versione di Matrix piuttosto inconsistente e che le battute non sono proprio Shakespearee ma puntano alla facile risata; in fondo in un musical non mi aspetto di più, anzi così il tempo delle parole passa più in fretta.
In sostanza se vi capita andate a vederlo ve lo dice una che non regge i musical!



PS L'audio del video è orrendo vi assicuro che ieri sera non hanno stonato!

giovedì 26 novembre 2009

Tagli alla cultura

La finanziaria regionale prevede tagli ai teatri del FVG per il 40% della cifra complessiva stanziata quest'anno. Si prevede la perdita di 500 posti di lavoro.
E tra l'altro perché mai gli impianti sciistici sono regionali (e buttiamo via soldi per far sciare la gente) e poi si privatizza l'acqua?


NON SPEGNETECI LE STELLE!
PARTITA LA SOTTOSCRIZIONE CONTRO I TAGLI DELLA FINANZIARIA REGIONALE

La proposta di Legge Finanziaria della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia prevede un pesante taglio dei finanziamenti a tutti i teatri della regione. In particolare, per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia è prevista una riduzione di 300.000 euro.
Tale taglio non risulterebbe sostenibile dal nostro Teatro, la cui attività rischierebbe di essere paralizzata nel corso dell'anno 2010.


Abbiamo pertanto avviato una sottoscrizione per richiedere alla giunta e al consiglio della Regione "il mantenimento dei finanziamenti necessari alla realizzazione di stagioni teatrali di alto livello artistico e qualitativo al Politeama Rossetti e alla Sala Bartoli".
L'appello può essere sottoscritto online cliccando su www.ilrossetti.com che porta direttamente alla home page del teatro, oppure in forma cartacea presso la biglietteria o in sala in occasione degli spettacoli.

Vi preghiamo di diffondere il più possibile questa comunicazione ai vostri amici e a tutti coloro i quali hanno a cuore la sorte del teatro nella vostra città e nella vostra regione! Abbiamo bisogno di far capire ai nostri politici che il teatro è una parte fondamentale del tessuto sociale e culturale di Trieste e del Friuli Venezia Giulia.

venerdì 20 novembre 2009

Profeti

Giuseppe Dossetti, già 15 anni fa...

Attrezzatevi per dei rimescolamenti più radicali

«Viviamo in una crisi epocale. Credo che non siamo ancora al fondo, neppure alla metà di questa crisi. Noi siamo come alla fine di una terza guerra mondiale, che non è stata combattuta, ma che pure c’è stata in questi decenni. Che è in qualche modo finita, con vinti e vincitori, o con coloro che si credono vinti e altri che si credono vincitori. La pace, o un punto di equilibrio, non è ancora stata trovata, in questo crollo complessivo. Si pensi a che cosa è accaduto della Russia. Ma la democrazia americana, anche se ha vinto, non può proporre niente e sino ad oggi non ha proposto niente. Il rimescolo dei popoli, delle culture, delle situazioni è molto più complesso di quello che non fosse nel 1918. E un rimescolo totale. E in più c’è la grande incognita dell’Islam. E noi non abbiamo strumenti intellettuali per interpretare adeguatamente tutto ciò. Siamo dinanzi all’esaurimento delle culture. Non vedo nascere un pensiero nuovo nè da parte laica né da parte cristiana. Siamo tutti immobili, fissi su un presente che si cerca di rabberciare in qualche maniera, ma non con il senso della profondità dei mutamenti. Non è catastrofica, questa visione; è realistica; non è pessimistica perché io so che le sorti di tutti sono nelle mani di Dio. La speranza non viene meno. L’unico grido che vorrei far sentire oggi è il grido di chi dice: aspettatevi delle sorprese ancor più grosse e globali, attrezzatevi per dei rimescolamenti più radicali. Non cercate nella nostra generazione una risposta, noi siamo solo dei sopravvissuti ».

(Giuseppe Dossetti, conversando con la redazione di Bailamme, pubblicata sul fascicolo 15-16 del dicembre 1994)


Sì c’è la Chiesa, ma se anch’essa non si fa più spirituale…

«Vivremo sempre di più la nostra fede senza puntelli, senza presidi di sorta, umanamente parlando. Destinati a vivere in un mondo che richiede la fede pura. Potremo attingere soltanto alla fede pura, senza poggiare in nessun modo su argomenti umani. Nessuna ragione, nessun sistema di pensiero, nessuna organicità culturale, nessuna completezza e forza di pensiero organico, costruito, potrà presidiare la nostra fede. Sarà fede nuda, pura, fondata solo sulla parola di Dio considerata interiormente. Non potremo attingere a niente, a nessuna sintesi, a nessuna summa. Può darsi che i geni, che l’umanità può ancora far nascere dal suo seno, possano esprimere una nuova sintesi culturale adeguata al Vangelo. Ma è molto, molto, molto, sempre più difficile.

E non avremo il conforto in nessuno dei piccoli nidi sociali che siano omogenei e sostengano la nostra vita evangelica. Come non lo avremo più nessuno di noi nel nostro Paese. Quegli ultimi nidi, quelle ultime nicchie “covanti” ed un poco facenti calore, un certo tepore... sarà molto difficile che si riproducano. E invano si cercherà di riprodurli. Anzi, ogni tentativo di ricostituire, o di dar da bere che si può ricostituire una sintesi culturale o una organicità sociale che presidi e che difenda la fede sarà sempre un tentativo illusorio, ...anche se una certa tentazione è sempre rinascente. Forse già in questi giorni si cerca di preparare nuovi presidi, nuove illusione storiche, nove aggregazioni che cerchino di ricompattare i cristiani. Ma i cristiani si ricompattano solo sulla parola di Dio e sull’Evangelo! E sempre più dovremo contare esclusivamente sulla parola del Signore, sull’Evangelo riflettuto, meditato, assimilato. Non guardando fuori, non appoggiandoci ad altri che possano in qualche modo consentire col nostro pensiero, ma guardando noi stessi ed ascoltando interiormente la testimonianza dello Spirito che ci attesta che Gesù è vero, che vive ed è eterno. Sì, c’è la Chiesa, ma se anche essa non si fa più spirituale, anziché cercare dei sostegni, dei puntelli delle aggregazioni sociali di ogni tipo, delle cose che avrebbero dovuto ormai persuadere che non tengono...che non sono adeguate alla verità del tutto divina che noi professiamo, la Chiesa stessa se non si fa più spirituale non riuscirà ad adempiere alla sua missione di collegare veramente i figli del Vangelo!»

(Giuseppe Dossetti, dall’omelia a Montesole per la professione di Giovanni Lenzi, 1994)

martedì 20 ottobre 2009

The Outsiders

Dopo aver rivisto per l'ennesima volta (e sempre con piacere) "I ragazzi della 56^a strada", uno dei miei film di culto, eccone il succo: "Rimanete dorati".

NOTHING GOLD CAN STAY

Nature's first green is gold,
Her hardest hue to hold.
Her early leaf's a flower;

But only so an hour.

Then leaf subsides to leaf.
So Eden sank to grief,

So dawn goes down to day.

Nothing gold can stay.


Robert Frost



NIENTE CHE SIA D'ORO RESTA


In Natura il primo verde è dorato,

e subito svanisce.
Il primo germoglio è un fiore
che dura solo un'ora.
Poi a foglia segue foglia.Come l'Eden affondò nel dolore
Così oggi affonda l'Aurora.

Niente che sia d'oro resta.

martedì 6 ottobre 2009

Gracias a la vida




Gracias a la vida

Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me dió dos luceros,
Que cuando los habro
Perfecto distingo,
Lo negro del Blanco,
Y en el alto cielo,
Su fondo estrellado,
Y en las multitudes
Al ombre que yo amo

Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me ha dado el oído,
Que en todo su hancho,
Grava noche y dia
Grillos y canarios,
Martillos Turbinas
Ladridos Chubascos
Y la voz tan tierna
Del que estoy amando

Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me ha dado el sonido
Y el abecedario,
Con el las palabras,
Que pienso y declaro
Madre amigo hermano,
Yluz alumbrando,
La ruta del alma
Del que estoy amando

Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me ha dado la marcha
De mis pies cansados,
con ellos anduve,
ciudades y charcos,
Playas y desiertos,
Montañas y llanos
Y la casa tuya,
Tu calle y tu patio

Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me dio el corazón
Que agita su marco
Cuando miro el fruto
Del cerebro humano,
Cuando miro el bueno
Tan lejos del malo
Cuando miro el fondo
De tus ojos claros

Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me ha dado la risa
Y me ha dado el llanto
Asi yo distingo
Dicha de quebranto
Los dos materiales
que forman mi canto
y el canto de ustedes
que es el mismo canto,
y el canto de todos,
que es mi propio canto

Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto

Violeta Parra
Grazie alla vita

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato due astri
che quando li apro
perfettamente distinguo
il nero dal bianco,
e nell'alto cielo
il suo sfondo stellato,
e tra le moltitudini
l'uomo che amo.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato l'udito
che in tutta sua apertura
cattura notte e giorno
grilli e canarini,
martelli turbine
latrati burrasche
e la voce tanto tenera
di chi sto amando.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato il suono
e l'abbecedario
con lui le parole
che penso e dico,
madre, amico, fratello
e luce illuminante,
la strada dell'anima
di chi sto amando.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato la marcia
dei miei piedi stanchi,
con loro andai
per città e pozzanghere,
spiagge e deserti,
montagne e piani
e la casa tua,
la tua strada, il cortile.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato il cuore
che agita il suo confine
quando guardo il frutto
del cervello umano,
quando guardo il bene
così lontano dal male,
quando guardo il fondo
dei tuoi occhi chiari.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato il riso
e mi ha dato il pianto,
così distinguo
gioia e dolore
i due materiali
che formano il mio canto
e il canto degli altri
che è lo stesso canto
e il canto di tutti
che è il mio proprio canto.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto.

Violeta Parra





Il testo e la musica di questa canzone dicono due cose completamente diverse. Se ci si limitasse a leggerla potrebbe sembrare un inno alla vita e all'amore ma quando la si ascolta cantare l'impressione è che la la vita le abbia dato solo tanto... dolore.

martedì 29 settembre 2009

Sottoscrivo

Non ho conosciuto alcuna distinzione tra parenti ed estranei, compatrioti e stranieri, bianchi e gente di colore, indù ed indiani di altre fedi fossero mussulmani, parsi, cristiani o ebrei. Posso dire che il mio cuore non è stato capace di fare alcuna di queste distinzioni.

Mohandas Karamchand Gandhi (1869-1948)