mercoledì 28 aprile 2010

Povera Europa

Anticipo questo post programmato per il 9 maggio, Festa dell'Europa, visto il quasi tracollo della Grecia e la riluttanza dei paesi ricchi a prestarle aiuto.
A proposito della situazione contingente direi che o si salva la Grecia o è meglio che si chiudano baracca e burattini. Questi sono i rischi che si corrono quando prima si fa un'unione economica e nel giorno di mai quella politica. Il divorzio sarebbe costoso per tutti e segnerebbe soprattutto la sconfitta definitiva dell'Europa nella storia!

Nel 1951 a soli 6 anni dalla fine della II Guerra Mondiale Belgio, Francia, Germania Occidentale, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi danno vita alla CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio) l'embrione della CEE che nasce il 25 marzo 1957 con il trattato di Roma.
Adenauer, Schuman e De Gasperi, mostrarono molto coraggio e lungimiranza, immaginano un futuro con un'Europa unita.
Dal trattato di Maastricht (1992) in cui la CEE diventa ufficialmente UE non è stato fatto alcun passo avanti. Altri paesi si sono aggiunti per strada, ora siamo a quota 27 (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria).
Alcuni (GB e Polonia) sembrano esserci dentro solo per rompere le palle a chi vuole un unione più stretta, altri (quasi tutti gli ultimi venuti) solo perché pensano di ricavarne dei vantaggi economici. Del sogno iniziale nulla sembra essere rimasto.
Anche i paesi europeisti della prima ora ormai sono preda di nazionalismi e antieuropeismi (Olanda, Belgio, Italia) dovuti a paura e ignoranza ma anche al fatto che l'Europa sembra occuparsi solo delle merci e non delle persone. Cosa si propongono di fare gli eurodeputati? Da noi discutono delle donnine di Berlusconi, non ce n'è uno che abbia una visione del futuro. L'ultimo argomento di cui parlano è dell'Europa, tranne i leghisti che ne vogliono uscire (idioti). Nessuno che ci dica cosa pensa di farci in quel parlamento, salvo forse difendere gli interessi locali (vado in Europa per tutelare il FVG che ridere!). C'è qualcuno che ha pensato ad un'Europa federale, ad un'Europa a due velocità, alla fine della UE, ad una lenta agonia, ad un disfacimento col botto, ad uno stato unico? Qualcuno sa che il 9 maggio è "La Festa dell'Europa"? No di certo perché non è un giorno festivo! E' stato fatto moltissimo per unire l'Europa economicamente e anche legislativamente ormai le direttive UE hanno un'enorme importanza nelle legislazioni nazionali. La sensazione però è che non si sia fatto nulla per unire le persone a parte la comodità di spostarsi senza frontiere e pagare in Euro. In politica estera ogni paese va dove gli pare rendendo praticamente inutile ogni posizione. Un parlamento con oltre 700 deputati sembra un abominio, non uno strumento di democrazia, un luogo dove l'unica cosa che sembra funzionare siano le lobby...
E' ora di dare una svolta, di fare uno scatto in avanti. Chi vuole una federazione dentro, chi non la vuole fuori. Bisogna pensare al futuro non trastullarsi nei particolarismi nazionali pensando solo di succhiare i vantaggi che offre un mercato comune. Propongo un Europa a due velocità, chi vuole la federazione di stati che inizi a lavorarci subito. Una politica estera, un esercito comune, uguali diritti per tutti i cittadini, una squadra olimpica (perché i segni hanno un'enorme importanza), un inno, una festa nazionale, percorsi di studi equivalenti e altre mille cose che riguardano le persone e la loro vita quotidiana. Altrimenti facciamola finita qua e ritorniamo a coltivare i nostri piccoli orticelli così saremo definitivamente spazzati via dalla storia.

1 commento:

  1. Penso che quando ci siano interessi tutti siano d'accordo nell'unione ma se la barca da qualche parte affonda, la si lascia affondare senza ma ne se.

    L'Europa e' lontana dall'integrazione sociale, basta osservare le tracce di razzismo che aleggiano tra i popoli per rendersene conto

    ottimo post

    Clelia

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