lunedì 13 gennaio 2014

Ci esponiamo

AUTORITRATTO

 Martedi’ 14 gennaio 2014 alle ore 19, al Circolo Fotografico Triestino - Via Zovenzoni, 4 , Trieste, 

vernissage della MOSTRA
 


Diciotto fotografi, soci del circolo, espongono le loro opere di autoritratto fotografico: 35 fotografie frutto di un progetto condiviso.

L’idea,  spiega Rocco Colavito ispiratore dell’iniziativa, nasce dal fascino che da sempre l’autoritratto suscita tra i fotografi, gli artisti, la gente in generale. Esso infatti  origina da sempre tanti interrogativi. Cosa vuol dire l’autore rappresentando se stesso? Cosa vuol far vedere o non vedere di sé? Cosa vuole comunicare a se stesso o agli altri? 

Sono queste le domande, e altre ancora, alle quali gli autori hanno cercato di rispondere con le proprie percezioni del sé traducendole in espressioni ed immagini.  Attraverso lo sguardo rivolto verso se stesso  l’auto ritrattista si  cimenta nel triplice ruolo, non facile, che lo vede allo stesso tempo autore, soggetto e spettatore . E come dice la celebre fotografa Cristina Nunez “Da lì la potenza comunicativa dell’autoritratto: L’autore attira a sé lo spettatore come sussurrandogli nell’orecchio -questo ti guarda- . E lo invita a immergersi nell’intricata dinamica di identificazione e relazione tra i tre ruoli, e attraverso questo scambio assicura la sua immortalità nei cuori e nelle menti dei posteri”.  

L’interesse di questa collettiva è proprio nell’interpretazione  talvolta sofferta, che ciascun autore ha dato del sé o dei tanti frammenti del sè da lui riconosciuti.  Una ricerca interiore al confine tra desiderio di una espressione tout-court dell’inconscio e coscienza che di sé, invece, si vuole che gli altri vedano.  
E cosi la mostra corre tra immagini a colori e in bianco e nero, tra volti nascosti, volti deformati, corpi nudi, occhi nascosti, ricordi del passato e immagini di richiamo surrealista. Viene così offerto uno spaccato di questo genere di fotografia. Praticato da diversi artisti e fotografi ma soprattutto in questi tempi, con la diffusione del digitale, da molte persone.  E nonostante ciò, e potrebbe sembrare un paradosso,  puntare la macchina verso se stesso è sempre difficile. Il farlo significa mettere in evidenza  la differenza tra l’immagine che ciascuno porta dentro di  sé, ancorata ai momenti di gioventù,  e quella evidente che invece ci mostra lo specchio del tempo.   
Ci vuole convinzione e volontà per superare questa barriera psicologica cosa che  i 18 fotografi della mostra hanno, ognuno a proprio modo, felicemente realizzato. Memori forse di una frase di Roland Barthes “la fotografia non rappresenta né riflette la realtà, ma le dà significato”

Allora arrivederci, vi aspettiamo! 

La mostra continuerà sino al giorno 21 gennaio e potrà essere visitata nei seguenti orari: dal lunedì al sabato dalle 18 alle 20 e domenica dalle 10 alle 12.

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