mercoledì 17 gennaio 2007

Apocalypto

Ok partiamo con una recensione! Sì ok la mia aspirazione segreta è fare la critica cinematografica. Non credo che: “Chi non sa fare critica!”, semplicemente per criticare basta saper guardare!

Bene, sono andata a vedere Apocalypto piena di speranze. “La passione” mi era piaciuta, non l’avevo trovata gratuitamente violenta e le critiche di antisemitismo mi sembravano pretestuose.

Beh di Apocalypto mi sto ancora chiedendo dove voleva andare a parare! Se qualcuno lo ha capito, me lo scriva.
Intanto inizia con una frase che io definirei minimo superficiale: “Una civiltà può essere conquistata dell’esterno solo se si è distrutta dall’interno”. Col piffero! Una civiltà può essere conquistata facilmente se si dispone di una tecnologia superiore. Poi il film immagino che dovrebbe dimostrare la frase iniziale, ma a me non pare proprio.

Fino a che il protagonista non giunge alla città Maya il film, non è neanche male, si fa guardare con piacere e interesse, la violenza c’è ma sembra funzionale alla storia. Dalla città Maya in poi, il simpatico Gibson si perde, il film diventa totalmente prevedibile, raggiungere dei vertici di splatteria addirittura comici, (tipo il sangue che schizza da un’arteria della testa di sadico).
Le immagini sono nel complesso gradevoli l’uso della cinepresa quando non diventa splatter è interessante… ma la storia e la tesi mi paiono inconsistenti.

2 commenti:

  1. PROVA: Resto dell'idea che non ho voglia di andare a vedere Apocalypto

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  2. “Una civiltà può essere conquistata dell’esterno solo se si è distrutta dall’interno”. Col piffero! Una civiltà può essere conquistata facilmente se si dispone di una tecnologia superiore.

    conquistare, forse; integrare, difficile.

    PS: come fa il signor "lascia un commento" a sapere già il mio nome?

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