La ZonaUn film di: Rodrigo Plà.
Scritto da: Rodrigo Plá, Laura Santullo.
Con: Daniel Giménez Cacho, Maribel Verdú, Carlos Bardem, Daniel Tovar, Alan Chávez, Mario Zaragoza, Marina de Tavira, Andrés Montiel, Blanca Guerra, Enrique Arreola, Gerardo Taracena.
Durata: 97 min.
Produzione: Spagna, Messico 2007.
Riassunto: Un muro alto e impraticabile separa la Zona, un quartiere residenziale e abbiente di Città del Messico, da un mondo di baracche e di miseria. Un temporale e il crollo di un cartellone pubblicitario provocano una breccia in quel muro, dove si infilano tre adolescenti delle favelas in cerca di denaro e di fortuna. Ma il destino decide altrimenti e tragicamente. Due di loro muoiono abbattuti dai colpi della sorveglianza, soltanto Miguel trova rifugio nella cantina di una villa e nel (buon) cuore di Alejandro, un coetaneo più felice e fortunato. Mentre Miguel e Alejandro imparano a conoscersi, i residenti intraprendono una folle caccia all'uomo.
Un filma assolutamente da vedere e da far vedere soprattutto ai giovani.
Il film dal punto di vista prettamente filmico, non rappresenta nulla di eccezionale, è ben fatto . Ha un a buona direzione degli attori, che sono tutti centrati nei personaggi.
La cosa notevole di questo film è la storia e la descrizione della psicologia del gruppo e dei personaggi. Il film è un film potente, che arriva come un pugno allo stomaco e contemporaneamente al cervello. E' una spietata analisi della società che non fa sconti a nessuno.
In questo film quasi nessuno si salva, per debolezza, per paura, per conformismo, o nel peggiore dei casi per cattiveria, avidità, e desiderio di potere. Rappresenta una lettura di dove sta velocemente andando la nostra società, non riguarda il Messico, non riguarda un quartiere, riguarda tutti noi, le nostre città e tutto il mondo. Società che avanzano rapide verso la costruzione di nuovi muri, reali e metaforici, che dividono chiaramente noi dagli altri senza possibilità di scambio o di comunicazione, tesi a dividere due umanità in due specie distinte: amici e nemici, senza sfumature senza vie di mezzo.
Si inizia con le "ronde padane" e si finisce con "la zona". Dovrebbero mandarlo in prima serata, per farci vedere cosa stiamo diventando.
Produzione: Spagna, Messico 2007.
Riassunto: Un muro alto e impraticabile separa la Zona, un quartiere residenziale e abbiente di Città del Messico, da un mondo di baracche e di miseria. Un temporale e il crollo di un cartellone pubblicitario provocano una breccia in quel muro, dove si infilano tre adolescenti delle favelas in cerca di denaro e di fortuna. Ma il destino decide altrimenti e tragicamente. Due di loro muoiono abbattuti dai colpi della sorveglianza, soltanto Miguel trova rifugio nella cantina di una villa e nel (buon) cuore di Alejandro, un coetaneo più felice e fortunato. Mentre Miguel e Alejandro imparano a conoscersi, i residenti intraprendono una folle caccia all'uomo.
Un filma assolutamente da vedere e da far vedere soprattutto ai giovani.
Il film dal punto di vista prettamente filmico, non rappresenta nulla di eccezionale, è ben fatto . Ha un a buona direzione degli attori, che sono tutti centrati nei personaggi.
La cosa notevole di questo film è la storia e la descrizione della psicologia del gruppo e dei personaggi. Il film è un film potente, che arriva come un pugno allo stomaco e contemporaneamente al cervello. E' una spietata analisi della società che non fa sconti a nessuno.
In questo film quasi nessuno si salva, per debolezza, per paura, per conformismo, o nel peggiore dei casi per cattiveria, avidità, e desiderio di potere. Rappresenta una lettura di dove sta velocemente andando la nostra società, non riguarda il Messico, non riguarda un quartiere, riguarda tutti noi, le nostre città e tutto il mondo. Società che avanzano rapide verso la costruzione di nuovi muri, reali e metaforici, che dividono chiaramente noi dagli altri senza possibilità di scambio o di comunicazione, tesi a dividere due umanità in due specie distinte: amici e nemici, senza sfumature senza vie di mezzo.
Si inizia con le "ronde padane" e si finisce con "la zona". Dovrebbero mandarlo in prima serata, per farci vedere cosa stiamo diventando.
e già che siamo in Zona: se ti dicessi che a Matera l'Agesci è stata invitata alla festa della Polizia?
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