lunedì 30 giugno 2008

E poi vennero a prendere me


Le impronte a tutti i Rom? Puzza di razzismo a chilometri di distanza e chi la propone e la vota neanche se ne vergogna. Mi vergogno io, a causa loro, di essere italiana. Ma che prendano le impronte ai criminali per piacere, a tutti! E poi hanno un sistema adeguato di gestione delle impronte, magari non ci hanno neanche pensato!

Facile colpire quelli che non hanno voce in capitolo, che sono percepiti come “altro” neanche come “altri”.

Adesso schediamo tutti i Rom, poi a chi passiamo? A tutti gli albanesi a tutti i marocchini, i clandestini nati su una delle centinaia di carrette del mare che solcano il mediterraneo sono già criminali, roba da guinnes dei primati!

A quando la schedatura di tutti gli italiani? Perché cosa farai se verranno a chiederti l’impronta digitale a casa tua?

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari

e fui contento perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei

e stetti zitto perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali

e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti

ed io non dissi niente perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me

e non c’era rimasto nessuno a protestare.

3 commenti:

  1. Finalmente un'altra donna che parla di politica, senza preconcetti, ma guardando i fatti !! sono contenta di essere entrata nel tuo blog, mi chiamo calendula il mio blog si chiama tuttocello, spero di leggere presto qualche tuo commento mi è bastato andare sul mio profilo personale cliccare su " la mia africa" ( fra i miei film preferiti) e ti ho trovato
    a presto

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  2. Già, non rimane nessuno a protestare: come quando nel '38 fecero le leggi razziali in Italia e la stragrande maggioranza della gente non ci vide niente di particolarmente grave.
    Non bisogna dimenticarsi di resistere alle idiozie, mai.
    E non bisogna dimenticare quanto sia importante essere sensibili alle ingiustizie e anche insegnare ad esserlo: mio figlio quando gli ho detto quello che volevo fare (cioè far schedare anche lui) subito ha detto "ma perchè io? non ho fatto niente" e poi gli ho ricordato quello che successe con gli ebrei....gli si sono allargati gli occhi, si è reso conto di quanto sia sottile il confine tra razzismo e indifferenza.
    E ha detto che ci viene, a farsi schedare, se ce n'è bisogno.

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  3. Lei non è del castello,
    lei non è del paese,
    lei non è nulla.
    Eppure anche lei è qualcosa,
    sventuratamente è un forestiero

    (F. Kafka, Il Castello)

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